sabato 10 agosto 2013

- Imparare a vivere nel tempo di Dio - riprese Francesco - significa possedere la chiave della sapienza! - E la sorgente d’un pace infinita - aggiunse Chiara.


 Eloi Leclerc, La sapienza di un povero

È l’alba che s’accende? - cap. 6

Ci fu una pausa di silenzio. Poi Chiara aggiunse:
- Voi ben sapete quello che dice il Signore nel Vangelo. «Il Regno dei Cieli è come un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo ...». Il grano è spuntato e così pure la zizzania. I servi si sono affrettati a chiedere al padrone se non dovessero adoperarsi ad estirpare la zizzania. Non occupatevene, fu loro risposto. Potreste strappare, così facendo, ogni cosa: zizzania e grano insieme. Lasciateli, dunque, crescere insieme fino al giorno della mietitura.
«Dio non partecipa i nostri timori, né la nostra fierezza, né la nostra impazienza. Egli sa aspettare come Dio solo sa aspettare. Come sa farlo soltanto un padre infinitamente buono. Egli è longanime e misericordioso. Nutre sempre qualche speranza, fino alla fine. Poco gli importa che mucchi di rifiuti invadano il suo campo e che non sia bello a vedersi, se poi, alla fine, gli sarà dato di raccogliere più grano che zizzania. Noi stentiamo a pensare che la zizzania possa trasformarsi un giorno in grano e produrre spighe dorate. I contadini ci diranno di non aver mai visto siffatte metamorfosi nell’ambito dei loro campi. Ma Dio, che non considera le apparenze esteriori, sa di poter trasformare col tempo della sua misericordia il cuore stesso degli uomini».
«C’è un tempo per tutti gli esseri. Ma questo tempo non è uguale per tutti. Il tempo delle cose non è il tempo degli animali, e quello degli animali non è il tempo degli umani! E al di sopra di tutto e ben diverso da tutto c’è il tempo di Dio che tutti li riassume e li supera. Il cuore di Dio non batte secondo il ritmo del cuore nostro. Il suo moto è quello della Sua misericordia eterna che si tramanda nel tempo e non invecchia mai. È molto difficile a noi accedere a questo tempo divino. Eppure, là soltanto, noi possiamo trovare la pace».
- Avete ragione, sorella Chiara. Il mio turbamento e la mia impazienza hanno radici in un terreno troppo umano. Me ne rendo ben conto. Ma non ho ancora scoperto Dio. Io non vivo ancora nel tempo di Dio.
- Chi mai oserebbe affermare di vivere nel tempo di Dio? - domandò Chiara. - Per questo ci vorrebbe il cuore stesso di Dio.
- Imparare a vivere nel tempo di Dio - riprese Francesco - significa possedere la chiave della sapienza!
- E la sorgente d’un pace infinita - aggiunse Chiara.

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