sabato 21 gennaio 2017

a noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo, seguirlo.

Preghiera per l’Europa

Affidarsi allo Spirito significa
riconoscere che in tutti i settori
arriva prima di noi,
lavora più di noi e meglio di noi;
a noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo,
ma anzitutto riconoscerlo,
accoglierlo, assecondarlo, seguirlo.

Anche nel buio del nostro tempo,
lo Spirito c'è e non si è mai perso d'animo:
al contrario
sorride,
danza,
penetra,
investe,
avvolge,
arriva là dove mai avremmo immaginato ...

Padre dell'umanità, Signore della storia,
guarda
questo continente europeo al quale
tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi,
precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.
Guarda
questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo, dai profeti, dai monaci, dai santi;
guarda
queste regioni bagnate dal sangue dei martiri e toccate dalla voce dei Riformatori.
Guarda
i popoli uniti da tanti legami
ma anche divisi, nel tempo, dall'odio e dalla guerra.

Donaci di lavorare per una
Europa dello Spirito
fondata non soltanto sugli accordi economici,
ma anche sui valori umani ed eterni.
Una Europa
capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche,
pronta ad accogliere lo straniero,
rispettosa di ogni dignità.
Donaci di assumere con fiducia
il nostro dovere di suscitare e promuovere un' intesa tra i popoli
che assicuri per tutti i continenti,
la giustizia e il pane,
la libertà e la pace.
Carlo Maria Martini

venerdì 20 gennaio 2017

bisogna, nell'età feconda, dare molta cura alla nostra parte mentale per prevenire le forme di degenerazione

ANCHE L'ULTIMA ETÀ.
"Le capacità mentali dell’Homo sapiens 
possono anche manifestarsi in modo del tutto nuovo 
nella terza e quarta età. 
Un fenomeno che può apparire paradossale e che ha tuttavia in suo favore 
dati scientificamente inoppugnabili" 

Dice ancora la Montalcini:
Rimane un mistero 
come l’astronomico numero di circuiti cerebrali deputati alle attività mentali 
possa funzionare in modo efficace anche a tarda età."

E Vito Mancuso:
"Mentre i processi fisici, chimici e biologici raggiungono un vertice e poi, più o meno lentamente, decadono, il processo dell’arricchimento spirituale può non conoscere termine, e anzi proprio i giorni autunnali della vecchiaia sembrano essere i più adatti al riguardo".

Questa scoperta indica
le grandi possibilità della mente umana
che, è noto, vengono usate solo in minima parte.
Che questa fioritura avvenga nell'età anziana,
quando più spesso si verificano forme di senescenza anche precoce,
dice che bisogna, nell'età feconda,
dare molta cura alla nostra parte mentale per prevenire le forme di degenerazione.

La Montalcini sottolinea la grande importanza
di fare le cose con passione
usando l'energia di cui disponiamo.
Noi siamo cuore e diveniamo ciò che il cuore è.
Ci vuole disposizione ed apertura,
la logica dell'accoglienza,
che è quella evolutivamente positiva per la crescita secondo le caratteristiche di ognuno.
Mimma De Maio

giovedì 19 gennaio 2017

un gioco si fa assieme agli altri, in squadra, contiene insomma quei valori poi efficaci nella vita quotidiana.

IL GIOCO
«Nella vita bisogna imparare a buttarsi,
cioè a lavorare e a pensare in squadra con gli altri,
non per sé,
ma per un gioco comune.
Questo non vale solo per la vita in oratorio.
Ragazzi, il vostro non è soltanto un gioco,
ma è qualcosa che esprime la vita:
nella vita
vince chi si butta,
vince chi lavora in squadra,
vince chi pensa agli altri più che a se stesso.
Sono contento che veniate educati allo sport, perché attraverso i veri valori dello sport, venite educati anche alla vita.
 «Il gioco è divertimento, ma è anche una cosa seria,
perché insegna a mettere a fuoco le relazioni valide nella vita:
di solito,
un gioco si fa assieme agli altri, in squadra,
contiene insomma quei valori poi efficaci nella vita quotidiana.
Il mio augurio per voi, ragazzi, è che attraverso il gioco impariate a vivere».
card. Carlo Maria Martini

mercoledì 18 gennaio 2017

farò che il cero non si spenga mai

SE NON TORNI
Se non torni
riempirò la mia casa
della tua assenza
e aspetterò ancora
con le braccia chiuse
come l’inverno
nel silenzio dei boschi.
E verrà l’estate con le dita d’oro
a tessere d’ombra il prato
e il vento porterà la tua essenza
nelle stanze aperte.
Ed io riconoscerò i tuoi fiori
ad uno ad uno
nei boccali dell’altare
e farò che il cero
non si spenga mai
per te o Signore.

Mamma Di Maio