mercoledì 2 aprile 2014

25° giorno imbatterci continuamente con la presenza di Dio, di un Dio che non corrisponde a nessuno schema perché li supera tutti:


Anche per noi risuona la parola del Signore Gesù: «e voi ne resterete meravigliati» (Gv 5, 20), meravigliati del fatto – incomprensibile e inaccettabile per il fariseo che si nasconde nel nostro cuore – semplice, nudo ma rivoluzionario che «il Padre infatti ama il Figlio» e che questo amore è talmente e realmente trasformante che Gesù non ha altra scelta se non chiamare Dio «suo Padre, facendosi uguale a Dio» (Gv 5, 18). Tutti i mistici rivendicano questa intimità trasformante in cui e per cui «O Notte che riunisti l’Amato con l’amata, amata nell’Amato trasformata» (Giovanni della Croce, Notte Oscura, 5).
Quale meraviglia è per noi scorrere le pagine lasciateci in eredità da Etty e imbatterci continuamente con la presenza di Dio, di un Dio che non corrisponde a nessuno schema perché li supera tutti: un Dio così presente eppure così imprendibile: «non mi sento nelle grinfie di nessuno, mi sento soltanto nelle braccia di Dio per dirla con enfasi; e sia che ora io i trovi qui, a questa scrivania così terribilmente cara e familiare, o fra un mese in una nuda camera del ghetto o fors’anche in un campo di lavoro sorvegliato dalle SS, nelle braccia di Dio credo che mi sentirò sempre» (167).
Una quaresima con Etty

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