domenica 2 marzo 2014

Non è un invito al fatalismo o alla passività in attesa che la Provvidenza risolva al posto nostro i problemi: la Provvidenza conosce solo uomini in cammino (don Calabria).


Guardate gli uccelli (esserini liberi, quasi senza peso e senza gravità; lasciatevi attirare come loro dal cielo, volate alto e liberi) e non preoccupatevi. Se Dio nutre queste creature che non seminano, non mietono, quanto più voi che invece lavorate, seminate e raccogliete. Non è un invito al fatalismo o alla passività in attesa che la Provvidenza risolva al posto nostro i problemi: la Provvidenza conosce solo uomini in cammino (don Calabria).
Non preoccupatevi, il Padre sa. Tra le tante cose che uniscono le tre grandi religioni, che ci fanno sentire vicini ai nostri fratelli ebrei e musulmani, ce n'è una bellissima: la certezza che Dio si prende cura, che Dio provvede.
Non preoccupatevi, Dio sa. Ma come faccio a dirlo a chi non trova lavoro, a chi non riesce ad arrivare a fine mese, non vede speranza per i figli? La soluzione non è fatta di parole: «Se uno è senza vestiti e cibo e tu gli dici, va in pace, non preoccuparti, riscaldati e saziati, ma non gli dai il necessario per il corpo, a che cosa ti serve la tua fede?» (Giacomo 2,16). Dio ha bisogno delle mie mani per essere Provvidenza. Io mi occupo di qualcuno, e allora il Dio che veste i fiori si occuperà di me.
Cercate prima di tutto il Regno. Vuoi essere una nota di libertà nell'azzurro, come un passero? Bello come un fiore? Cerca prima di tutto le cose di Dio, che sono solidarietà, generosità, amore, e troverai ciò che fa volare, ciò che fa fiorire!
Ermes Ronchi

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