Una
Quaresima con Etty potrebbe essere per noi un modo per dare un colpo
d’ali al cammino di conversione in una direzione forse minima,
persino modesta ma non meno attraente e necessaria: raffinare la
nostra umanità affinando la nostra anima. Un invito in questi giorni
si farà pressante e urgente: «Tu ritorna al tuo Dio» (Os
12, 7)!
Come tornare al
nostro Dio senza tornare – senza fare con-versione – verso il
luogo in cui Egli abita, la nostra anima, la nostra interiorità? Ma
noi sappiamo quanto è difficile questo con-vergere verso il centro
di noi stessi… ne siamo sempre un po’ spaventati! Eppure è là
che siamo attesi dall’appuntamento più importante ed
in-dimenticabile della nostra vita.
Entriamo
in questo viaggio con un verso di Rilke: «Come potrei
trattenerla in me, la mia anima, che la tua non sfiori; come levarla,
oltre te, ad altre cose?».
Inoltriamoci in questo viaggio con accanto questa pellegrina
sconosciuta che pure ci accompagna e facciamo nostro il desiderio che
divenne il fuoco trasformante di tutta la sua vita fino alla morte:
«essere buoni l’uno verso l’altro con tutta la bontà
di cui siamo capaci». Solo
quello di cui siamo capaci… cominciamo da quello di cui siamo
capaci. Proviamo?!
Una quaresima con Etty
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