L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
domenica 23 marzo 2014
E ci insegna che c'è un mezzo, uno soltanto, per raggiungere il cuore profondo di ciascuno. Non il rimprovero o l'accusa, ma un dono, il far gustare un di più di bellezza, un di più di vita
Dammi da bere. Dio ha sete, ma non di acqua: ha sete della nostra sete, ha desiderio del nostro desiderio. Lo sposo ha sete di essere amato. E ci insegna che c'è un mezzo, uno soltanto, per raggiungere il cuore profondo di ciascuno. Non il rimprovero o l'accusa, ma un dono, il far gustare un di più di bellezza, un di più di vita, come fa Gesù: Se tu conoscessi il dono di Dio a te.
Perché Dio non chiede, dona: una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua.
Ti darò un'acqua che diventa in te sorgente. Quest'acqua viva è l'energia dell'amore di Dio. Se lo accogli, diventa qualcosa che ti riempie, tracima, si sprigiona da te, come una sorgente che zampilla "per la vita", che fa maturare la vita, la rende autentica e indistruttibile, eterna. In te, ma non per te: la sorgente è più di ciò che serve alla tua sete, è per tutti, senza misura, senza calcolo, senza fine.
Ermes Ronchi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento