venerdì 28 marzo 2014

21° giorno L’unico vero rischio per l’amore è che esso si inaridisca per questo l’unica speranza per il nostro amore è la promessa del Signore-Sposo: «Sarò come rugiada per Israele» (Os 15, 6)


Sarebbe bello sentirci dire a nostra volta da parte del Signore Gesù: «Non sei lontano dal regno di Dio» (Lc 12, 34). Per ricevere l’elogio non ci resta che fare lo stesso cammino dello scriba che passa da un distinto – Dio e il prossimo – all’esigenza unica e unificante di «amarlo… amare» (Lc 12, 33). Ma come accedere a questa fecondità se non perché capaci di offrire a Dio un cuore vergine che Gli lascia tutto lo spazio, tutta l’iniziativa:«Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò di vero cuore» (Os 14, 6). L’unico vero rischio per l’amore è che esso si inaridisca per questo l’unica speranza per il nostro amore è la promessa del Signore-Sposo: «Sarò come rugiada per Israele» (Os 15, 6).
Etty si è offerta continuamente come terra faticosamente ritornata così vergine e appena nata (159) a questa«rugiada dell’Ermon» (Sl 132, 3) capace di far rifiorire ogni deserto. Si potrebbe rileggere l’intero processo interiore di Etty come una conversione, un ritorno, una re-staurazione della verginità del suo cuore che, pian piano, re-impara il senso e il linguaggio dell’amore, l’arte di farsi amare per poter infine amare in modo tanto antico ma sempre nuovo.
Una Quaresima con Etty

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