martedì 2 luglio 2013

Ma se qualcuno ci vive accanto e ci infastidisce ogni giorno, senza tregua, allora diventa un compito difficile anche solo sopportare – immaginiamoci amare – quella persona.


Saremmo sciocchi se pensassimo di fare un qualche favore a Dio
con il nostro culto.
Quanti si accostano al culto con tale atteggiamento
non sanno nulla della vera natura di Dio.
Se noi amiamo Dio con tutto il nostro cuore,
la nostra anima, la nostra mente, le nostre forze,
e se amiamo il nostro prossimo come noi stessi,
allora sperimenteremo la presenza di Dio.
Questo è il culto.
La vita eterna germoglierà nei nostri cuori,
il fuoco dell’amore ci fonderà e ci forgerà di nuovo a immagine del nostro creatore.
Il Maestro ha detto:
“Ama il tuo prossimo come te stesso”.
Non è difficile vivere per alcuni giorni in pace con qualcuno
– anche uno che ci sia ostile.
Ma se qualcuno ci vive accanto e ci infastidisce ogni giorno,
senza tregua, allora diventa un compito difficile anche solo sopportare
– immaginiamoci amare – quella persona.
Tuttavia uscendo vittoriosi da questa battaglia,
troveremo assai più facile amare gli altri.
Dio è amore, e la capacità ad amare è innata in ogni creatura vivente,
più particolarmente negli esseri umani.
È perciò soltanto giusto
che l’Innamorato che ci ha dato la vita e lo stesso amore,
riceva anche da noi amore.
L’amore di Dio è creativo e disinteressato,
dato che si dona per la gioia e  a beneficio della creazione.
Se noi non amiamo Dio con tutto il nostro cuore,
la nostra anima, la nostra mente, le nostre forze
e se non amiamo gli altri liberamente e disinteressatamente,
allora l’amore che è in noi perde il suo carattere divino
e diventa egoismo.
L’amore diventa allora una maledizione.
Ironicamente, coloro che sono egoisti finiscono col distruggersi.
(Sundar Singh, Wisdom of the Sadhu).

Nessun commento:

Posta un commento