lunedì 1 luglio 2013

Disinteressarsi del prossimo è egoismo. Disinteressarsi dell’educazione di fratelli che hanno in mano tanta parte del bene della Chiesa è disinteressarsi della Chiesa!


Criticheremo i nostri vescovi perché vogliamo loro bene.
Vogliamo “il loro bene”
e cioè che diventino migliori, più informati, più seri, più umili.
Nessun vescovo può vantarsi di non aver nulla da imparare.
Ne ha bisogno come tutti noi.
Forse più di tutti noi per la responsabilità maggiore che porta
e per l’isolamento in cui la carica stessa lo costringe.
E non è superbia voler insegnare al vescovo,
perché cercheremo ognuno di parlargli di quelle cose di cui noi abbiamo esperienza diretta e lui nessuna. [...]
Vedi dunque che non è sdegno per i vescovi che occorre,
ma per noi stessi, figlioli vili e egoisti
che abbiamo amato più la nostra pace che il bene del nostro padre e della nostra Chiesa. [...]
Tacere non è rispetto.
È dare una spallucciata dopo aver visto degli infelici
che non sanno vivere, gente in mare che non sa nuotare.
Disinteressarsi del prossimo è egoismo.
Disinteressarsi dell’educazione di fratelli
che hanno in mano tanta parte del bene della Chiesa è disinteressarsi della Chiesa!
Meglio essere irrispettosi che indifferenti davanti a un fatto così serio.
(Lorenzo Milani, Lettere).

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