L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
domenica 30 giugno 2013
Trovò invece questa fede in un centurione della potenza pagana che occupava il paese.
Quando il Figlio venne nella sua proprietà,
i suoi non lo ricevettero.
Il “patriottismo” del popolo eletto avrebbe dovuto consistere
nella fede in Dio e nella sua parola,
quindi anche nella sua nuova parola.
Ma il Verbo incarnato non trovò una tale fede.
Quel popolo riteneva definitivamente regolato,
da lungo tempo, il suo rapporto con Dio,
nel quale pensava non ci fosse più nulla da cambiare.
Gli sembrava che la sua alleanza con Dio fosse una ragione
per non lasciarlo avvicinare maggiormente a sé,
e che la sua obbedienza di altri tempi lo dispensasse ormai dall’ascoltare
ancora più a lungo quel che Dio voleva dirgli.
Il Figlio non trovò più alcuna fede presso il popolo che credeva nel Padre,
poiché esso era già troppo “credente”.
Trovò invece questa fede in un centurione della potenza pagana
che occupava il paese.
Allora fu preso da ammirazione colui che sa tutto da sempre.
Durante tutta la vita questa ammirazione rimase nel cuore del figlio dell’uomo
ed anche la commozione riguardo a molti
che sembrano essere fuori e sono dentro e riguardo a quelli
che, nati cittadini del Regno, saranno gettati nelle tenebre esteriori.
Perché la fede incondizionata spesso sgorga più facilmente dal cuore dei “non credenti”
che dal cuore di quanti già da sempre sono credenti ortodossi,
e perché il cielo trova la penitenza sincera piuttosto nei peccatori
che in quelli che pensano di non averne bisogno.
Tutto ciò è valido anche oggi.
Le frontiere del Regno di Dio non coincidono esattamente con le frontiere confessionali
e neanche con quelle che separano i cattolici “praticanti” dai “non-praticanti”.
Questo non significa che Dio non ci voglia cattolici e praticanti per di più;
ma tra i cattolici non tutti sono veri figli del Regno.
Il libro della vita non concorda semplicemente con le statistiche religiose,
gli schedari parrocchiali e gli elenchi dei membri delle associazioni cattoliche.
(Karl Rahner, Glaube, der die Erde liebt).
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