Siamo
di fronte al manifesto della libertà!
I giovani che dicono al re con
s-frontatezza: «Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re,
che noi non serviremo i tuoi dei» (Dn
3,18) e Gesù che s-frontatamente dice «la verità vi farà
liberi». Non c’è verità e
non ci può essere libertà che nella custodia e nell’incremento
della vita: «Ma intanto cercate di uccidermi» (Gv
8,37). La verità come fonte di libertà non può mai ricattare
l’altro e chi è nella verità e nella libertà mai potrà piegarsi
a nessun ricatto anche a costo della propria vita… eh sì della
propria vita e non di quella degli altri per affermare se stessi o
fuggire dalle proprie paure e dai propri fantasmi.
In
realtà Nabucodonosor – e non solo lui – vive nel terrore di
scoprire di essere in realtà piccolo e che ci possano essere un Dio
e degli uomini - che lo servono e lo adorano - i quali non saranno
mai nelle sue mani:«Qual Dio vi potrà liberare dalla mia
mano?» (Dn 3,15). E questi
giovani con la loro risposta vera e libera si dimostrano all’altezza
di Dio, del Dio vivo e vero assolutamente incommensurabile e
im-prendibile.
Questa
marcia verso la libertà attraverso la coltivazione della verità di
se stessi nel più profondo di sé, fu il grande travaglio della vita
di Etty continuamente attenta a poter – nonostante il lento
processo interiore di maturazione e il tremendo aggravarsi delle
minacce esterne – dire: «Di
fuori non cambia nulla, naturalmente, ma dentro sono più libera»
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