mercoledì 9 aprile 2014

La verità come fonte di libertà non può mai ricattare l’altro e chi è nella verità e nella libertà mai potrà piegarsi a nessun ricatto anche a costo della propria vita


Siamo di fronte al manifesto della libertà!
I giovani che dicono al re con s-frontatezza: «Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo i tuoi dei» (Dn 3,18) e Gesù che s-frontatamente dice «la verità vi farà liberi». Non c’è verità e non ci può essere libertà che nella custodia e nell’incremento della vita: «Ma intanto cercate di uccidermi» (Gv 8,37). La verità come fonte di libertà non può mai ricattare l’altro e chi è nella verità e nella libertà mai potrà piegarsi a nessun ricatto anche a costo della propria vita… eh sì della propria vita e non di quella degli altri per affermare se stessi o fuggire dalle proprie paure e dai propri fantasmi.
In realtà Nabucodonosor – e non solo lui – vive nel terrore di scoprire di essere in realtà piccolo e che ci possano essere un Dio e degli uomini - che lo servono e lo adorano - i quali non saranno mai nelle sue mani:«Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?» (Dn 3,15). E questi giovani con la loro risposta vera e libera si dimostrano all’altezza di Dio, del Dio vivo e vero assolutamente incommensurabile e im-prendibile.
Questa marcia verso la libertà attraverso la coltivazione della verità di se stessi nel più profondo di sé, fu il grande travaglio della vita di Etty continuamente attenta a poter – nonostante il lento processo interiore di maturazione e il tremendo aggravarsi delle minacce esterne – dire: «Di fuori non cambia nulla, naturalmente, ma dentro sono più libera» (76)

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