giovedì 17 aprile 2014

il mistero della più profonda condivisione fino all’assimilazione


Entrare nel Mistero pasquale significa 
- attraverso la forza trasformante dei riti - 
farsi carico dei nostri bisogni più fondamentali 
e, al contempo, dei bisogni dei nostri fratelli e sorelle in umanità. 
Quasi come ultima parola, come si è già avuto modo di ricordare, 
Etty pone come testamento della sua vita una parola non dissimile da quella del Signore Gesù: 
«Ho spezzato il mio corpo come fosse pane 
e l’ho distribuito agli uomini. 
Perché no? Erano così affamati, e da tanto tempo» (238)
Ma cosa potrebbe raccontare un pezzo di pane di se stesso 
se non il mistero della più profonda condivisione fino 
all’assimilazione: 
«quando soffro per gli uomini indifesi, 
non soffro forse per il lato indifeso di me stessa?»(238)
Mentre l’itinerario spirituale di Etty procedeva con forza verso il suo compimento la sua vita è divenuta misteriosamente sempre più una risposta ai bisogni primari di coloro che gli vivevano accanto in tempo di assoluta minaccia.
Una quaresima con Etty

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