martedì 11 marzo 2014

6° giorno Solo i poeti infatti riescono a dire il gesto dell’amore attraverso una sobrietà di parole che tende all’assenza stessa di parole


Il Signore Gesù è il nostro Maestro di preghiera e il suo insegnamento è così netto: «Pregando non sprecate parole come i pagani» (Mt 6, 7) i quali – e ciascuno di noi è sempre un po’ pagano – non credono a quanto dice il profeta: «…la parola uscita dalla mia bocca non ritornerà a me senza effetto» (Is 55, 11). Preghiera e fiducia, fiducia come preghiera… e siamo al cuore, al nocciolo incandescente dell’esperienza interiore di Etty che aveva cominciato a scrivere una novella intitolata: "La ragazza che non sapeva inginocchiarsi" (70).
Di questa novella non è rimasta nessuna traccia ma ci è rimasta la testimonianza luminosa di una donna che ha trasformato la sua vita proprio lasciandosi impregnare da una preghiera sobria di parole ma di rara intensità e giocatasi tutta a livello di "ginocchia", cioè di corpo offerto allo sguardo segreto del Padre nel silenzio e nel profondo della propria intimità: Ieri sera subito prima di andare a letto, mi sono ritrovata improvvisamente in ginocchio nel mezzo di questa grande stanza, tra le sedie di acacia sulla stuoia chiara. Un gesto spontaneo, spinta a terra da qualcosa che era più forte di me (87).
Per Etty la preghiera è la manifestazione di una necessità interiore, di una misteriosa costrizione interiore che non ha nulla di pagano nel senso che non cerca e non chiede nulla ma semplicemente si espone nudamente – in una disordinata camera da bagno (73) – allo sguardo di Dio. Il nucleo incandescente dell’esperienza di Etty si pone questa sorta di resa incondizionata ad una divina presenza che si impone alla coscienza come l’evidenza più chiara: Esitavo ancora troppo davanti a questo gesto che è così intimo come i gesti dell’amore, di cui non si può parlare se non si è poeti (87). Solo i poeti infatti riescono a dire il gesto dell’amore attraverso una sobrietà di parole che tende all’assenza stessa di parole poiché la preghiera entra nel novero delle faccende intime, quasi più intime di quelle del sesso (73).
Una Quaresima Con Ettyu

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