martedì 24 dicembre 2013

annuncio da fare stropicciare gli occhi: un Dio che ti ama comunque. Gratuitamente.



"O voi tutti assetati venite all'acqua, 
chi non ha denaro venga ugualmente, 
comprate e mangiate, senza denaro e senza spesa, vino e latte" (Is 55,1)
E' bello commentare in questa vigilia di natale questo passò di Isaia: qui i soldi non contano, non contano proprio niente, perché l'invito è a qualcosa di gratuito.


Angelo Casati , il 14/01/2009, Crema
GRATUITÁ E GRATITUDINE

Eppure sussulti verso la gratuità erano custoditi 
- lo dobbiamo confessare - 
nel tesoro della fede.
Dico "erano custoditi", perché
a volte mi sembra di assistere alla seduzione del mercato
all'interno stesso del mondo ecclesiastico,
dove il Dio predicato sembra troppo spesso il Dio che
va soddisfatto con le prestazioni,
comprato con le indulgenze,
con la pretesa di pareggiare i conti.
Perdendo, a mio avviso, posso sbagliarmi,
il cuore dell'annuncio della nostra fede.
Questo sì, annuncio da fare stropicciare gli occhi:
un Dio che ti ama comunque.
Gratuitamente.
Non in misura delle prestazioni.

Molti di noi ricordano come in un delizioso racconto, che ci è stato tramandato,
si parli di crociati che, nelle loro peregrinazioni,
un giorno si imbatterono in una donna, una mistica,
che se ne andava senza mai fermarsi,
portando in un secchio dell'acqua e nell'altro del fuoco.
A chi le domandava perché se ne andasse senza soste,
portando acqua e fuoco,
rispondeva che portava
acqua per spegnere le fiamme dell'inferno e
fuoco per bruciare il paradiso,
perché, diceva, nessuno più facesse il bene
per meritarsi il paradiso o per il timore dell'inferno,
ma gratuitamente, solo per la gioia di farlo.

Nessun commento:

Posta un commento