mercoledì 25 dicembre 2013

accoglienza indiscriminata. Che Gesù difendeva con tutte le sue forze, perché ne andava dell'immagine di Dio, che lui con la sua vita andava raccontando.


La gratuità è custodita dal vangelo: il vangelo è dono gratuito. Ma noi Chiesa sembriamo smemorati. Anche la memoria di questi giorni è selettiva, perchè vediamo il Natale come uno scambio di doni con il controllo del mercato. In questa ridda di regali continuiamo a non invitare il festeggiato e dimentichiamo chi ci ha invitati alla festa.

Angelo Casati , il 14/01/2009, Crema
GRATUITÁ E GRATITUDINE

Lo scandalo del vangelo è questo, è questa gratuità.
Lo scandalo per cui Gesù fu violentemente criticato.
Criticato per quel suo stare a mensa con pubblicani e peccatori.
A scandalizzarsi erano i benpensanti della religione.
Il loro mugugno era verso quello stile di accoglienza indiscriminata.
Che Gesù difendeva con tutte le sue forze,
perché ne andava dell'immagine di Dio,
che lui con la sua vita andava raccontando.
Non raccontava un Dio che,
se sei giusto ti ama,
ma se sei peccatore ti fulmina:
questa era la visione meschina dei suoi oppositori,
che non si sarebbero certo scandalizzati per una cena con peccatori,
purché fossero convertiti!
Con quelli ancora non convertiti, come faceva Gesù, no.
E Lui invece a raccontare un Dio che non è stretto nel criterio del calcolo,
"io ti do, tu mi dai".
A raccontare un padre che il suo sole lo fa sorgere sui buoni come sui malvagi
e, così, la sua pioggia la dona al campo dei giusti e a quello degli ingiusti.
Notizia su Dio, 
sul volto di Dio.

Per questo, anche per questo, il vangelo è notizia buona, sorprendente.
Che buona notizia sarebbe un Dio che dà secondo le prestazioni? 
È quello che succede normalmente, saremmo nell'ovvietà assoluta.

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