giovedì 18 luglio 2013

Tu non potrai sempre ricordarmelo, Signore, se per un solo istante cesso di donarmi


La preghiera che Michel Quoist rivolge a Dio è un  grido di dolore che ti serra la gola ad ogni portata.
Non basta dire la preghiera al mattino, non essere sapere tutto su Dio, non basta fare ogni tanto un atto di pentimento. Gesù continua a soffrire perchè noi dopo avergli risposto bene non andiamo a fare quello che egli ci ha detto.

Ho mangiato,
troppo ho mangiato.
Ho mangiato per fare come gli altri.
Perché ero invitato.
Perché ero nel mondo ed il mondo non m'avrebbe
compreso;
e stentavo a mandar giu ogni portata,
ogni boccone.
Ho mangiato troppo, Signore.
Mentre nello stesso momento, nella mia città,
piu di 1500 persone, con la gavetta ,
facevan coda alla cucina popolare;
mentre quella donna mangiava in soffitta
quello che la mattina aveva raccolto nelle
immondizie;
Tu agonizzi  torturato dalla fame,
Tu muori solo in un angolo a 26 anni .
mentre nell'altro angolo della grande sala del
mondo
mangio senz'appetito quello che basterebbe per
salvarli .
«Ebbi fame... ».
Tu non potrai sempre ricordarmelo, Signore, se
per un solo istante cesso di donarmi .
Non cesserò mai di servire la minestra ai miei
fratelli: son troppi,
ve ne saranno sempre che non avranno avuto la
loro parte
Non avrò mai finito di lottare per ottenere la
minestra per tutti.
Signore, non è facile dar da mangiare al mondo.
Preferisco fare la mia preghiera, regolare, pulita,
preferisco fare astinenza il venerdi,
preferisco visitare il mio povero ,
preferisco dare ai banchi di beneficenza ed agli
istituti;
ma dunque non basta,
dunque non è nulla, se un giorno Tu mi potrai
ancora dire: .Ebbi fame!. »
Signore, non voglio più aver fame,
non voglio pia mangiare che il necessario per vivere,
per servirTi e lottare per i miei fratelli.
Perché Tu hai fame, Signore ,
Tu muori di fame, mentre io sono sazio.

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