L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
martedì 9 luglio 2013
Se siamo consapevoli, possiamo fare qualcosa per cambiare le cose
In una storia zen c’è un uomo in groppa a un cavallo lanciato al galoppo. Un altro uomo, fermo sul ciglio della strada, gli chiede: “Dove stai andando?”. “Non so, chiedilo al cavallo”, è la risposta. Noi siamo nella stessa situazione. Siamo in groppa a molti cavalli che non sappiamo controllare. Un cavallo è la proliferazione degli armamenti. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma molti cavalli sono sfuggiti al nostro controllo. Siamo troppo presi in altre faccende. Il principale precetto buddhista dice di vivere in consapevolezza, attenti a quello che sta accadendo. Non solo accadendo qui, ma anche là. Facciamo un esempio: masticando un pezzo di pane possiamo essere consapevoli che i nostri agricoltori hanno ecceduto un po’ nei veleni chimici. Mangiando quel pezzo di pane, siamo in certa misura co-responsabili della distruzione del sistema ecologico. Portandoci alla bocca una fetta di carne o un bicchierino di alcol, possiamo essere consapevoli che nel terzo mondo muoiono di fame quarantamila bambini ogni giorno e che per produrre quella fetta di carne o quella bottiglia di liquore si è consumata una grossa quantità di cereali. Mangiare un piatto di cereali ci riconcilia di più con la fame nel mondo che mangiare bistecche. Un economista francese mi ha detto che basterebbe che l’Occidente riducesse del 50% il consumo di carne e di alcolici per cambiare l’intera situazione mondiale. Pensate, basterebbe ridurre solo della metà. Le cose che facciamo, che siamo ogni giorno, hanno tutte a che fare con la pace. Se siamo consapevoli del nostro modo di vivere, del nostro livello di consumi, del modo in cui consideriamo le cose, capiremo come contribuire alla pace proprio adesso, nel momento presente. Andate dal giornalaio, comprate una rivista e siate consapevoli del suo peso: è davvero molto pesante. Quanti ettari di foresta si sono dovuti abbattere per stampare quel numero. Compriamo la rivista, ma siamo consapevoli. Se siamo consapevoli, possiamo fare qualcosa per cambiare le cose. (Thich Nhat Hanh, Essere pace).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento