Ecco alcuni passi del rlibro di Carlo Bo.
Carlo Bo Se tornasse San Francesco
Tornerà san Francesco?
Per ora siamo costretti a fantasticare sulla possibilità del suo ritorno,
rovesciando la domanda sotto forma di ipotesi:
se tornasse.
Se tornasse,
se un giorno battesse alla nostra porta di carta,
che lascia trapelare un’infinità di altre notizie, di altri messaggi,
come ci giocherebbe, quale sarebbe il suo stupore?
Un poeta francese dimenticato
ha scritto una poesia su uno di questi ritorni, sul maggiore che la nostra mente possa ipotizzare,
il Cristo come fantasma, come revenant.
Un viaggio scontato in cui il Cristo mascherato ritrova
il mondo eternamente immerso nel lago della sua disperata solitudine,
una sorta di conferma dei nostri vizi, della nostra perpetua corruzione.
Sarebbe lo stesso per san Francesco e sulle macerie che da secoli cerchiamo di rimettere in piedi troverebbe qualche pezzo del libro delle sue regole, non proprio cenere così come non è cenere il Vangelo.
Tutti e due però questi frammenti a testimoniare
l’abbandono da parte nostra,
la rinuncia all’impresa,
il guanto gettato della sfida che si rivela insuperabile.
Così il Cristianesimo è stato e resta quasi sempre la più bella delle tentazioni,
la più pura idea dell’uomo,
ciò che vorremmo attuare e non ci riesce perché ci manca l’obbedienza,
l’amore per gli altri che annulla l’amore per noi stessi, il perdono.
Ne facciamo un canto, una poesia, un affresco:
tutti i simboli della più alta delle nostre ambizioni,
di quelle ambizioni che in partenza spegniamo nel colore indeciso, perso delle utopie.
Nei migliori, nei santi,
nella sterminata famiglia di chi soffre e non ha voce
si è rifugiata la dura lezione francescana, in tutti gli altri a cui apparteniamo
spesso tende a sfumarsi in leggenda.
Nel nostro caso, nella leggenda di san Francesco.
L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
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