E in assoluta certezza vidi che per noi è più facile arrivare alla conoscenza di Dio che a quella della nostra anima. Poiché la nostra anima è così profondamente radicata in Dio e così infinitamente raccolta in lui che non possiamo arrivare a conoscerla se prima non abbiamo conoscenza di Dio, il quale ne è il Creatore e al quale essa appartiene. Vidi tuttavia che dobbiamo anelare, con saggezza e sincerità, alla conoscenza della nostra anima; per questo ci hanno insegnato a cercarla dove si trova, e cioè in Dio. E così, mediante la guida benigna dello spirito santo, li conosceremo entrambi nello stesso momento. E sia l’impulso a conoscere Dio sia quello a conoscere la nostra anima sono entrambi buoni e veri. Dio è molto più vicino a noi della nostra anima, perché lui ne è il fondamento... Giacché la nostra anima risiede in Dio in vero riposo, giacché la nostra anima riposa in Dio in forza salda, giacché la nostra anima è radicata in Dio in amore infinito. Quindi, se vogliamo avere conoscenza dell’anima nostra e stabilire con essa un intimo legame, sarà bene per noi cercarla in Dio nostro Signore, nel quale essa è racchiusa. [...] Aprendomi gli occhi dello spirito, nostro Signore mi mostrò l’anima mia nel centro del mio cuore, e io vidi l’anima e la vidi così vasta come se fosse un mondo infinito e un regno benedetto. (Giuliana di Norwich, Libro delle Rivelazioni).
L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
lunedì 17 giugno 2013
sia l’impulso a conoscere Dio sia quello a conoscere la nostra anima sono entrambi buoni e veri
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento