lunedì 11 marzo 2013

Non potevo immaginare questa stanchezza che mi invade dalla testa ai piedi

La vecchiaia è il “denudamento” per eccellenza. Ho avuto l’ingenuità di credere che la vecchiaia non mi avrebbe riguardato. Non potevo immaginare questa stanchezza che mi invade dalla testa ai piedi. La “dipendenza” accresce il bisogno degli altri, quando diventa impossibile compiere i gesti quotidiani. Bisogna allora accettare, istante per istante, tale stato d’incapacità che aumenta ogni giorno di più. È durissimo. Non ho mai vissuto nulla di così difficile. Ma nello stesso tempo riconosco quanto è utile – e persino necessario, nel mio caso – dal punto di vista spirituale. La prova della vecchiaia mi libera da una carica di “ego”, beninteso con una sofferenza morale che occorre accettare. Gli anni della “bidonville” sono stati eccezionali. Mi è stato concesso di salvare dei bambini dalla morte. È stato straordinario. Tuttavia, ciò che faccio oggi nel silenzio e nel “nascondimento” non è meno appassionante. Vivo nel mio corpo “usurato” la sofferenza della povertà. Non la povertà materiale. Oggi la mia povertà è l’ “inazione”. L’azione mi dava la sensazione di esistere. Più facevo, più mi sono sentita esistere. Ed è stato “inebriante”. Era solo un’illusione, ma non ne sono stata conscia finché sono rimasta impegnata nell’azione. Ho dovuto subire la prova dell’incapacità legata all’età anziana per scoprire questa essenziale verità. E forse si tratta di una delle più grandi grazie della mia vita, perché ora sono nella verità pura. Non posso più nascondermi dietro Suor Emmanuelle, “attiva” su tutti i fronti. (Suor Emmanuelle del Cairo).

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