giovedì 8 marzo 2012

territorio senza frontiera

Ho imparato a scrivere  questi post per tempo pianificando così la loro pubblicazione.
Per questo anch'io me li ritrovo puntuali,  ogni mattino, per la mia riflessione. Allora li leggo, li ripenso e traggo indirizzo per la giornata facendo attenzione che non diventino problema ma, contornati di mistero, siano fonte di continua ispirazione.

Versi di Guillevic dalla raccolta Paroi (Parete):

"Il mistero /
è ciò che non ha volume. //

 Può avere una parete, /
 ma gli occorre un'apertura /
 verso il suo
 territorio senza frontiera. //

Se no, non è un mistero, /
è un problema."

C'è molto da riflettere a partire da questi versi.
I tecnici (certi teologi?) amano i problemi, i poeti (e i mistici) sono più a casa loro con i misteri, da intendere non tanto né soprattutto come ciò che è incomprensibile, ma come ciò che è insondabile e in un certo senso inesauribile.

Nessun commento:

Posta un commento