«Il viso è apparenza, immagine,
si libra sopra la forma umana,
ne è svincolato,
pronto ad essere accolto.
E l’immagine,
leggera e
fluttuante,
non grava sull’interiorità,
l’interiorità e l’esteriorità restano distanti l’una dall’altra:
l’iconicità è il fondamento formale della libertà dell’interiorità
rispetto all’esteriorità».
[MAX PICARD, Die Grenzen der Physiognomik, Eugen Rentsch Verlag, Erlenbach-Zürich 1937, p. 45, ]
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