lunedì 27 gennaio 2014

l’uomo che custodisce Dio nel segreto, un Dio che “va salvato” proprio perché lo si tiene nell’intimo del proprio cuore.


Un percorso di "spiritualità" per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum

          Etty non invoca consapevolmente il Dio di una particolare tradizione religiosa; il “suo” Dio è, semplicemente e immediatamente, il Dio che ciascuno porta al fondo della propria anima. Ciò che allora riappare è semplicemente l’uomo che custodisce Dio nel segreto, un Dio che “va salvato” proprio perché lo si tiene nell’intimo del proprio cuore. C’è dunque una parte della creatura più profonda e intangibile, una parte divina, che patisce senza subire violenza, che è Dio in noi. “Dentro di me c’è una sorgente molto profonda – scrive Etty – e in quella sorgente c’è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente essa è coperta di pietre e sabbia: allora Dio è sepolto. Allora bisogna dissotterrarlo di nuovo”.

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