L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
domenica 26 gennaio 2014
Dio è qui, come una forza che circola ormai, che non sta ferma, come un lievito, un seme, un fermento.
Convertitevi. Noi interpretiamo come «pentitevi», mentre è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate logica, spostatevi, non vedete dove vi porta questa strada? È l'offerta di un'opportunità: venite con me, di qua il cielo è più azzurro, il sole più caldo, le persone sono più sane, la vita più vera.
E subito aggiunge il motivo, il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? È la vita che fiorisce in tutte le sue forme, un'offerta di solarità. Il regno è di Dio, ma è per gli uomini, per una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani, per una terra come Dio la sogna.
Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: tenete gli occhi bene aperti perché è successo qualcosa di importantissimo: Giratevi verso la luce, perché la luce è già qui. Dio è qui, come una forza che circola ormai, che non sta ferma, come un lievito, un seme, un fermento.
Il Vangelo termina con la chiamata dei quattro pescatori e la promessa: vi farò pescatori di uomini.
Con che cosa, con quale rete pescheranno gli uomini?
Ascolta, qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii Gaudium).
Il Vangelo è la chiave: è possibile vivere meglio, per tutti, perché la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Perché quando è narrato adeguatamente e con bellezza sicuramente il Vangelo risponde ai bisogni più profondi dei cuori e mette a disposizione un tesoro di vita e di amore, che non inganna, che non delude.
Ermes Ronchi
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