lunedì 23 settembre 2013

il cristiano deve tradurre nella sua vita la stessa immagine di Cristo, così come è stato nella povertà che Egli ha rivelato la gloria del Padre.


La parola di Dio non si confonde con nessuna legge, rito, usanza, regime politico o organizzazione sociale.
Essa contesta tutto, trasforma tutto. 
Accettarla è passare a vedere e a vivere in un altro modo. 
Essa rappresenta una sfida ad ogni parola umana e
ci permette di penetrare nel cuore degli avvenimenti. 
Attraverso essa il cristiano svela il significato radicale della storia. 
Qual è il contenuto di questa parola? 
Essa rivela in Gesù Cristo la promessa del Regno di Dio
che si manifesta a tutti coloro che amano.
Gesù è la parola di Dio che si rivela nella storia umana.
Dio ci parla in suo Figlio che si fa presente tra noi
come colui che serve e non cerca, invece, di essere servito.
Il Figlio di Dio, uomo del popolo, è povero e perseguitato.
Il segno della sua presenza è
che “i ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me” (Mt 11, 5-6).
[...] Qual è la conseguenza di ciò nella nostra vita?
Il cammino della Chiesa è quello della povertà e della persecuzione (Lumen Gentium 8).
Questo è stato il cammino di Gesù.
Perciò, il cristiano deve tradurre nella sua vita la stessa immagine di Cristo,
così come è stato nella povertà che Egli ha rivelato la gloria del Padre.
[...] Dal punto di vista del Vangelo,
il povero è colui che pone tutto al servizio dei poveri e
che nulla trattiene per sé pregiudicando gli altri.
Implica ancora di donare tutto il superfluo,
di vivere modestamente e di lottare per la liberazione del povero-carente,
l’uomo oppresso e sfruttato, fisicamente e spiritualmente.  
[...] Nella visione dell’amore cristiano tutti gli uomini sono uguali.
Così la parola di Dio ci converte e ci fa vedere tutto in maniera differente.
Ci strappa dalla mediocrità borghese, chiusa in un universo di illusioni e utopie.
Ci lancia nell’avventura imprevedibile della croce – sigillo di garanzia e valore della nostra esistenza.  (Fr. Fernando, Fr. Ivo, Fr. Betto, O Canto na fogueira).

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