lunedì 1 aprile 2013

Da quando invece di fuggirla hai accettato di conoscerla meglio, è sparita quella sensazione di paura che ricolmava la tua vita di negatività e pessimismo.

Dio aiuta sempre coloro che si spendono per il bene degli altri, per questo ti ha dato “lei” [la malattia] come maestra e tanti compagni di viaggio. Da quando invece di fuggirla hai accettato di conoscerla meglio, è sparita quella sensazione di paura che ricolmava la tua vita di negatività e pessimismo. Hai recuperato la tua autostima e, di conseguenza, amando te stesso hai potuto amare meglio il prossimo. Il tuo cuore ha iniziato ad aprirsi sempre di più e l'amore ti ha aiutato a vincere la paura. E' stata “lei” a farti capire il tuo grande compito di amore su questa terra, la tua grande missione di far apprendere a chi ancora vive con rigetto l'intrusione di “lei” nella propria vita. Certo “lei” è un'intrusa, ma non diversamente da come lo fu Cristo per i viandanti di Emmaus. Eppoi l’amore genera cerchi virtuosi: essere “innamorati” dà gioia e quando viviamo con gioia siamo più portati ad amare. Questo crea un inarrestabile fiume d’amore che rigenera i rapporti in famiglia, nelle amicizie sempre più sincere, nei rapporti con le autorità da cui oggi dipendi ma da cui sarai sempre indipendente. Perchè loro non convivono con “lei” e quindi, anche se seri professionisti, non avranno mai niente ad insegnarti su di “lei”. Soprattutto sei tu che insegni a tutti noi che “lei” non ha più potere su di te e sulla tua libertà di pianificare il futuro. Perchè anche se “lei” un giorno porterà il tuo fisico alla morte non avrà mai la capacità di portarti via il tuo futuro, e soprattutto non vorrà farlo perchè è “lei” che te lo ha indicato. (Chiara Castellani, Dedicato a un malato di AIDS)

Nessun commento:

Posta un commento