Noi preti abbiamo ormai paura di parlare chiaro, tanto nessuno ci ascolta più, anzi ci deridono. Le nostre prediche menano il can per l'aia; la gente ci obbliga a parlare con garbo, con la caramellina in bocca, e pochino ... perché tutti hanno cose più importanti da fare, guardare, ... come un'importante partita di calcio, o Formula 1, o la gita, la pesca, la caccia, ecc, ecc. - E il Paradiso?
Tanto Gesù chiude un occhio! Ci penseremo alla fine!
Proprio no: ci offende e ci dà del Satana, a ciascuno di noi. Ma come, non siamo venuti ad ascoltare la Messa? Per quanto riguarda la comunione, beh ... parecchi scappano a tempo (magari lasciando sbattere la porta!). E' come dire: andiamo alle nozze di un amico, ma scappiamo via alla chetichella al momento del banchetto!
Ci pensa Paolo a rincarare la dose di Cristo:
" Dio ha manifestato in Gesù il proprio amore per noi?
Bene, ora tocca a noi: offriamo NOI STESSI a Dio in sacrificio vivente, a LUI in PERSONA. Lo gradirà. ... Lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della nostra mente. Sarete così capaci di comprendere qual'è la volontà di Dio, vale a dire quel che è buono, a Lui gradito, perfetto in vista del suo Regno" (Rm 12,1s).
Non freniamo Cristo. Non serve. C'è in pallio non una coppa o uno stendardo, ma niente meno che il REGNO DI VITA ETERNA!
il PARADISO
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