domenica 18 novembre 2012

E il Paradiso? Tanto Gesù chiude un occhio! Ci penseremo alla fine!

Mi sembra bello riportare oggi la conclusione di Padre Tiziano Sofia del 14 e 15 novembre, alla luce della Parola di questa domenica.

Noi preti abbiamo ormai paura di parlare chiaro, tanto nessuno ci ascolta più, anzi ci deridono. Le nostre prediche menano il can per l'aia; la gente ci obbliga a parlare con garbo, con la caramellina in bocca, e pochino ... perché tutti hanno cose più importanti da fare, guardare, ... come un'importante partita di calcio, o Formula 1, o la gita, la pesca, la caccia, ecc, ecc. - E il Paradiso?
Tanto Gesù chiude un occhio! Ci penseremo alla fine!
Proprio no: ci offende e ci dà del Satana, a ciascuno di noi. Ma come, non siamo venuti ad ascoltare la Messa? Per quanto riguarda la comunione, beh ... parecchi scappano a tempo (magari lasciando sbattere la porta!). E' come dire: andiamo alle nozze di un amico, ma scappiamo via alla chetichella al momento del banchetto!
Ci pensa Paolo a rincarare la dose di Cristo:
" Dio ha manifestato in Gesù il proprio amore per noi?
Bene, ora tocca a noi: offriamo NOI STESSI a Dio in sacrificio vivente, a LUI in PERSONA. Lo gradirà. ... Lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della nostra mente. Sarete così capaci di comprendere qual'è la volontà di Dio, vale a dire quel che è buono, a Lui gradito, perfetto in vista del suo Regno" (Rm 12,1s).
Non freniamo Cristo. Non serve. C'è in pallio non una coppa o uno stendardo, ma niente meno che il REGNO DI VITA ETERNA!
il PARADISO

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