sabato 15 settembre 2012

un ricordo dell'innocenza e del fervore che le colpe più pesanti non arrivano mai a cancellare completamente

La celebrazione lirica del passato è un linguaggio simbolico che permette all'uomo di esplorare ciò che porta in sé di più originale e che lo mette così in contatto con le sorgenti nascoste. Vi è, in ciascuno di noi, derivante dal fondo dell'anima, un ricordo dell'innocenza e del fervore che le colpe più pesanti non arrivano mai a cancellare completamente. Accade che questa memoria profonda, risvegliandosi, si cinga dell'aureola dello splendore delle nostre primitive esperienze e si confonda con il ricordo di queste. Ma, in realtà, essa ci viene da più lontano dei nostri più. lontani ricordi; si illumina a un'altra innocenza e a un altro splendore. Sì, un altro si ricorda di noi. «lo mi ricordo per te», dice Jahvé. Questo ricordo di Dio, al cuore dell'uomo, è la voce di una profondità intatta, di una riserva di purezza e di fervore, sempre offerta.
Éloi Leclerc

Nessun commento:

Posta un commento