L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
mercoledì 23 aprile 2014
Sono parole di difficile comprensione: Gesù è la risurrezione.
Che cosa è la vita?
A questa domanda fondamentale di qualsiasi filosofia
Gesù risponde
con una singolare affermazione:
«Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se morisse, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai» (Gv 11,25s).
Sono parole di difficile comprensione:
Gesù è la risurrezione.
Chi crede in lui, risuscita già ora dalla morte alla vita,
è già passato dalla morte alla vita.
Secondo Giovanni,
molti sono coloro
che, pur essendo vivi, sono morti:
non vivono infatti in maniera autentica,
bensì vivono solo in superficie.
Chi crede in Gesù, invece,
capisce chi è veramente lui e
risuscita già in questa vita terrena dalla tomba
delle sue paure,
della sua autocommiserazione,
delle sue inibizioni,
della sua debolezza,
del suo lato oscuro.
La sua risurrezione si realizza nel quotidiano, nel passaggio,
giorno dopo giorno,
dalle tenebre alla luce,
dall'immobilismo alla vitalità,
dall'orizzonte ristretto al cielo aperto.
(Nuovi volti di Gesù, pp. 114-116)
Gesù la risurrezione
Anselm Grün
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento