venerdì 26 aprile 2013

Ciò non è bene, è una imperfezione; tuttavia bisogna ammetterlo, così come alcuni vanno per mare non avendo che un mezzo vento, eppure lo traversano.

Se tu ami te stesso, ami tutti gli uomini come te stesso. Finché ami un solo uomo meno che te stesso, non ti sei davvero amato mai, a meno che tu non ami tutti gli uomini come te stesso, ed in un uomo tutti gli uomini, e questo uomo è Dio e uomo.
Un uomo è come deve essere, quando ama se stesso ed ama tutti gli uomini come se stesso, ed il suo agire è completamente giusto. 
Alcune persone dicono: Io amo il mio amico, che è buono con me, più di un altro. Ciò non è bene, è una imperfezione; tuttavia bisogna ammetterlo, così come alcuni vanno per mare non avendo che un mezzo vento, eppure lo traversano. Così è per le persone che amano una creatura più di un'altra, ed è naturale.
Se io la amassi davvero quanto me stesso, ciò che le accadesse - gioia o dolore, morte o vita - dovrebbe colpirmi nello stesso modo che se accadesse a me, e questa sarebbe vera amicizia. Perciò san Paolo dice: Vorrei essere eternamente separato da Dio, per il mio amico e per Dio. Separarsi un istante da Dio, è essere eternamente separati da lui; essere separati da Dio, è il tormento dell'inferno.
Che pensa dunque san Paolo quando dice che vorrebbe essere separato da Dio?
La cosa più elevata ed estrema cui l'uomo possa rinunciare, è rinunciare a Dio per Dio; ora san Paolo rinunciava a Dio per Dio; rinunciava a tutto quello che poteva prendere da Dio, a tutto quello che Dio poteva dargli, a tutto quello che poteva ricevere da Dio.
Mentre vi rinunciava, rinunciava a Dio per Dio, e Dio rimaneva per lui tale quale è presente a se stesso, non come ricevuto od acquisito, ma nel puro essere che Dio è in se stesso. Egli non dette nulla a Dio, non ricevette nulla da Dio, ma è una unità, una pura unione. (Meister Eckhart, Prediche).

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