lunedì 28 gennaio 2013

Se si cammina in silenzio, si resta avvolti nella sinfonia maestosa che ritma il passo.


(….)
Camminare a piedi aiuta a guardare, a vedere millimetro per millimetro la strada, il paesaggio; il cielo, le
nubi, le ombre: si diventa attenti e si scoprono quei particolari che in altri modi mai si vedrebbero. Sui
sentieri di montagna o di pianura, l'orizzonte, che sembra statico, rivela invece mille e mille sfumature,
sempre nuove; emergono come per un incantesimo i volti  diversi dei prati, dei pascoli, dei ruscelli, degli
alberi, dei fiori nascosti; vengono all'orecchio le voci, i canti, i sussurri di una natura. che svela i suoi più
reconditi segreti.
Se si cammina in silenzio, si resta avvolti nella sinfonia maestosa che ritma il passo.
La canzone del vento nell'erba, nelle foglie degli alberi, nei tronchi altissimi dei pini; il ritornello degli
uccelli, dei grilli e di altre piccole e invisibili voci; l'eco lontano di qualche richiamo umano o il rumore del
lavoro: sono come voci soliste nel concerto silenzioso di tutta la natura, ritmato magari dall'imponenza
maestosa e severa di qualche catena montana.
Tutto invita alla contemplazione, a bere a larghi sorsi quella bellezza e quella grandezza così aperta e offerta
al piccolo uomo, l'unico essere capace di avvertire e godere questi immensi doni mai esauriti.

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