giovedì 17 gennaio 2013

lo spirito che da pallide le renda spendenti


Oggi rileggendo le parole bellissime di Maria, segno di un'attenzione, di un intuito, di una chiaroveggenza affascinante: "Non hanno più vino", mi veniva spontaneo chiedermi: oggi qualcuno, guardando alla pesantezza della nostra società, alla pesantezza della chiesa, o alla pesantezza della nostra vita, non potrebbe riprendere le parole di Maria e dire: non hanno più vino?
C'è tutto, l'apparato c'è. Ma non c'è più vino. Come se mancasse qualcosa, un'anima profonda, un cuore, il cuore delle cose, lo spirito che da pallide le renda spendenti.
E oggi, rileggendo il racconto di Giovanni, mi dicevo anche: che fortuna potrebbe essere per noi l'eucaristia della domenica se non fosse ridotta a giara di pietra vuota, ma fosse per me, per tutti noi la custodia del vino nuovo dell'evangelo, un vino che ci consente di rientrare nella vita non con la faccia degli annoiati, degli stanchi, dei delusi, ma con il volto di chi ha incontrato il Dio della vita, il Dio del banchetto, il Dio della festa! Don Angelo Casati

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