lunedì 17 settembre 2012

Le creature del mondo sono tutti fiori chiusi

Amare i poveri (ma voi togliete la parola poveri... gli altri) vuol dire amare la singola persona così com’è, starle davanti, starle accanto, ascoltarla, cercare di capirla nelle sue pieghe, aiutarla a tirare fuori tutto ciò che ha di bello, di grande, perché tutti gli uomini sono infinitamente belli dentro e allo stesso tempo fanno orrore. Tu, amando, fai tirar fuori tutto ciò che di bello e di grande c’è in lui. Le creature del mondo sono tutti fiori chiusi: il problema è che da soli non fioriranno mai... Di giardinieri per le masse dei poveri non se ne trovano se non rarissimi, viaggiando per tutte le contrade del mondo, dove chissà quanti vivono e muoiono come se non fossero mai nati... le creature al mondo: quante bellezze oscurate, quante infangate, quante totalmente nascoste da un di dietro brutto o comunque rozzo o senza forma... è la storia vera del ‘fiore della mia vita’. A me ha aiutato molto la consapevolezza del fatto che ogni uomo è questo fiore e che gli altri uomini gli possono impedire di sbocciare e viceversa se vogliono è così facile aiutarlo a sbocciare. (Annalena Tonelli, Incontro con i giovani, Forlì 1988)

Nessun commento:

Posta un commento