Per
molti anni ho cercato di carpire un barlume di Dio guardando
attentamente ai molteplici aspetti dell'esperienza umana: solitudine
e amore, dolore e gioia, risentimento e gratitudine, guerra e pace.
Ho cercato di capire gli alti e i bassi dell'animo umano, di
discernervi una fame e una sete che solo un Dio il cui nome è Amore
potrebbe soddisfare. Ho cercato di scoprire ciò che è duraturo al
di là dell'effimero, ciò che è eterno al di là del transitorio,
l'amore perfetto al di là di tutte le paure inibitorie e la
consolazione divina al di là della desolazione dell'angoscia e
dell'estrema sofferenza umane. Ho cercato costantemente di puntare
oltre la qualità mortale della nostra esistenza verso una presenza
più grande, più profonda, più ampia e più bella di quanto
possiamo immaginare, e di parlare di quella presenza come di una
presenza che può essere già vista, sentita e toccata da coloro che
sono disposti a credere.
Comunque,
durante il tempo trascorso qui a Daybreak, sono stato condotto in un
luogo interiore dove non ero stato prima. E il luogo dentro di me
dove Dio ha scelto di dimorare. È il luogo in cui mi sento al sicuro
nell'abbraccio di un Padre tutto amore che mi chiama per nome e mi
dice: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
E il luogo in cui posso assaporare la gioia e la pace che non sono di
questo mondo.
Questo
luogo era sempre esistito. Ero sempre stato consapevole che fosse
fonte di grazia. Ma non ero stato capace di entrare in esso e di
viverci veramente. Gesù dice: «Se uno mi ama, osserverà la mia
parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo
dimora presso di lui». Queste parole mi hanno sempre colpito
profondamente. Io sono la casa di Dio!
HENRI J. M. NOUWEN
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