lunedì 20 maggio 2013

La persona verace è anche sempre libera. Infatti, solamente la verità ci renderà liberi.

L’ANGELO DELLA VERACITA’

Noi diciamo verace una persona che è in sé genuina e armoniosa. Gesù dice di Natanaele:” Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità”. La vita della persona verace non trae alimento dal calcolo, ma dalla sua verità interiore. E’ una persona libera da intrighi, da diplomazia, da considerazioni su come vendersi agli altri. Vive in armonia con se stessa. E’ genuina. Dice quello che pensa. Agisce come si sente nel suo cuore. Con una persona del genere si sa sempre con chi si ha a che fare. Non ci nasconde i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Non ha paura che la conosciamo. Si presenta così come è, perché sostiene tutto ciò che è in lei. Non nasconde nulla perché non ha nulla da nascondere, perché tutto ha diritto di esistere in lei. La persona verace è anche sempre libera. Infatti, solamente la verità ci renderà liberi.
Oggi ci sono tante persone che fanno dei giri intorno alla loro verità. Hanno paura di porsi dinanzi alla realtà del proprio cuore.
Cadono nel panico se devono stare zitti per un istante, perché allora potrebbe affiorare in loro qualcosa che può risultare loro sgradito. Perciò devono continuamente darsi da fare per girare intorno alla loro verità. Sono in perenne movimento ed eccitazione. Il peggio che possa loro capitare è un momento in cui non capiti nulla, un momento in cui la loro verità potrebbe venire alla luce. Chi evita la propria verità, ha bisogno di molta energia per nascondere la propria verità agli altri. Continua a rimuginare su che cosa gli altri potrebbero pensare di lui. Così il suo cervello continua ad almanaccare su che cosa deve dire per far bella figura dinanzi agli altri, di modo che gli altri non possano farsi un’idea della sua struttura psichica, dei suoi impulsi repressi, dei suoi complessi. Deve angosciosamente ponderare ogni parola, chiedendosi se la parola che vorrebbe pronunciare potrebbe essere indice di un suo complesso nevrotico o di un’ombra repressa.

Anselm Grun

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