Il destino dell’uomo è quello di diventare più umano.
Così scrisse Albert Shulze,
e da questo punto fondamentale cominceremo a riflettere.
Uno dei grandi maestri Zen dell’epoca Tang, disse:
“Un uomo che sia padrone di sé, dovunque possa trovarsi, si mantiene fedele a se stesso. Un tal uomo io chiamo un vero artista della vita. Il suo è vuoto mentale…
Dipende solo dai cardini, se la porta si apre all’interno o all’infuori”.
Risulta evidente che il pensiero è successivo all’idea; nell’idea dunque risiede la chiave della comprensione, ma spesso questo non accade, almeno non nella realtà comune.
La libertà nella consapevolezza
di Marco Cioffi
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