venerdì 8 febbraio 2013

Non abbandonare la tua lotta solitaria,


ANCHE SE STANCO E SPOSSATO UOMO NON TI RIPOSARE                


Anche se stanco e spossato, o uomo, non ti riposare.
Non abbandonare la tua lotta solitaria,
continua, non ti riposare.
Batterai sentieri incerti e aggrovigliati,
non salverai, forse, che qualche povera vita,
ma non perdere la fede, o uomo, non ti riposare.
La tua stessa vita ti consumerà e ti sarà ferita,
crescenti ostacoli sorgeranno sul tuo cammino:
o uomo, caricati di questi pesi, no ti riposare.
Salta al di là delle pene e degli affanni
Pur se fossero alti come montagne.
E se anche non intravedi che campi aridi e sterili,
ara, o uomo, questi campi, non ti riposare.
Il mondo sarà avvolto dalle tenebre:
sarai tu a gettarvi luce,
dispenserai l’oscurità che lo circonda.
Anche quando la vita ti abbandoni uomo, non ti riposare.
Non darti mai riposo, dona riposo agli altri.

Vecchio inno gujarati che Gandi si fece recitare all’incontro di preghiera dell’ultimo giorno della sua vita.

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