Capita infatti che ciò che si sarebbe fatto durante il giorno, una volta sopraggiunto il sonno lo si realizzi soltanto in sogno, vale a dire dopo la deviazione prodotta dall’addormentarsi, seguendo una via diversa da quanto si sarebbe fatto da svegli. La stessa favola si modifica e ha un’altra conclusione. Malgrado tutto, il mondo nel quale viviamo durante il sonno é talmente diverso dal nostro che coloro che stentano ad addormentarsi cercano innazitutto di uscirne, e dopo aver rimuginato disperatamente per ore, ad occhi chiusi, pensieri simili a quelli che avrebbero fatto ad occhi aperti, riprendono coraggio se si accorgono che l’istante precedente é stato occupato interamente da un ragionamento in aperta contraddizione formale con le leggi della logica e l’evidenza del presente, in quanto quella breve “assenza” significa che si é aperta la porta attraverso la quale sarà possibile per loro tra poco sfuggire alla percezione del reale e, più o meno lontano da esso, trovare riposo, cosa che darà loro un sonno più o meno buono.
Marcel Proust, I Guermantes
Nessun commento:
Posta un commento