Il 4 aprile 1968 veniva assassinato Martin Luther King.
Vi dico questa mattina che se non avete mai trovato una cosa che vi sia talmente cara e preziosa per cui dareste in cambio la vita, non siete adatti alla vita.
Potreste avere trentotto anni, come si da il caso che ne abbia io, e un giorno vi trovate di fronte ad una grande questione,
di una grande occasione, che vi sollecita a schierarvi a favore
di qualche grande principio,
di una grande questione,
di una grande causa.
E voi vi rifiutate di farlo perché avete paura.
Vi rifiutate di farlo perché volete vivere più a lungo.
Avete paura di perdere l’impiego,
oppure avete paura di esser criticati,
o di perdere popolarità,
o avete paura che qualcuno vi pugnalerà
o vi sparerà addosso
o vi farà saltare la casa.
E quindi rifiutate di prendere posizione.
Ebbene, può darsi che continuiate a vivere fino a novant’anni, ma a trentotto sarete già mortiquando lo sarete a novanta.
E nella vostra vita l’arresto del respiro non sarà che l’annuncio tardivo di una morte dello spirito che è già avvenuta.
Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte di ciò che è giusto.
Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte della verità.
Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte della giustizia…
Non pensate mai di essere da soli.
Andrete in prigione, se necessario,
ma non andrete da soli.
Prenderete posizione a favore di quel che è gusto, e magari il mondo non vi capirà, vi criticherà.
Ma non sarete mai soli,
perché da qualche parte ho letto che uno solo con Dio è una maggioranza.
E Dio ha la sua maniera di trasformare la minoranza in maggioranza.
Camminate con lui stamani, e credete in Lui e fate quel che è giusto,
e lui sarà con voi fino alla consumazione dei tempi.
Sì, ho visto il lampo del fulmine.
Ho sentito il rombo del tuono.
Ho sentito le onde del peccato infrangersi,
cercare di sopraffare la mia anima,
ma ho udito la voce di Gesù che diceva ancora di continuare a lottare.
Mi ha promesso di non lasciarmi mai solo,
di non lasciarmi mai solo.
No, mai solo.
No, mai solo.
Potreste avere trentotto anni, come si da il caso che ne abbia io, e un giorno vi trovate di fronte ad una grande questione,
di una grande occasione, che vi sollecita a schierarvi a favore
di qualche grande principio,
di una grande questione,
di una grande causa.
E voi vi rifiutate di farlo perché avete paura.
Vi rifiutate di farlo perché volete vivere più a lungo.
Avete paura di perdere l’impiego,
oppure avete paura di esser criticati,
o di perdere popolarità,
o avete paura che qualcuno vi pugnalerà
o vi sparerà addosso
o vi farà saltare la casa.
E quindi rifiutate di prendere posizione.
Ebbene, può darsi che continuiate a vivere fino a novant’anni, ma a trentotto sarete già mortiquando lo sarete a novanta.
E nella vostra vita l’arresto del respiro non sarà che l’annuncio tardivo di una morte dello spirito che è già avvenuta.
Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte di ciò che è giusto.
Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte della verità.
Siete morti quando avete rifiutato di schierarvi dalla parte della giustizia…
Non pensate mai di essere da soli.
Andrete in prigione, se necessario,
ma non andrete da soli.
Prenderete posizione a favore di quel che è gusto, e magari il mondo non vi capirà, vi criticherà.
Ma non sarete mai soli,
perché da qualche parte ho letto che uno solo con Dio è una maggioranza.
E Dio ha la sua maniera di trasformare la minoranza in maggioranza.
Camminate con lui stamani, e credete in Lui e fate quel che è giusto,
e lui sarà con voi fino alla consumazione dei tempi.
Sì, ho visto il lampo del fulmine.
Ho sentito il rombo del tuono.
Ho sentito le onde del peccato infrangersi,
cercare di sopraffare la mia anima,
ma ho udito la voce di Gesù che diceva ancora di continuare a lottare.
Mi ha promesso di non lasciarmi mai solo,
di non lasciarmi mai solo.
No, mai solo.
No, mai solo.
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