Se consideriamo lo stato attuale del mondo, tutta la vita (come certamente il cristianesimo ci autorizza), dobbiamo dire dal punto di vista cristiano: l’umanità è malata!
E se io fossi un medico e qualcuno mi chiedesse: “Che si può fare?” risponderei: “Il primo rimedio, la condizione indispensabile per poter fare qualcosa, quindi la prima cosa da fare è: procura silenzio, introduci il silenzio”. Non si riesce più a sentire la parola di Dio: se la si annunzia con mezzi rumorosi, gridandola a squarciagola per coprire il chiasso, non sarà più la parola di Dio. Procura silenzio! Promuovi il silenzio. (…) Questo non è nulla di preciso, perchè il silenzio non consiste nel non parlare. No, il silenzio è come l’illuminazione tenue che avvolge una confortevole dimora, come l’affabilità di una stanza modesta: non se ne parla, ma c’è ed esercita il suo benefico potere. Il silenzio è come un’atmosfera, l’atmosfera fondamentale in cui ci si immerge. Ma questo silenzio tu non lo puoi introdurre come quando chiami il tappezziere a metterti le tendine. L’ingresso del silenzio dipende dalla tua presenza, dal tuo modo di comportarti in casa (…). Il silenzio che regna in una casa è la presenza familiare dell’eternità.
E se io fossi un medico e qualcuno mi chiedesse: “Che si può fare?” risponderei: “Il primo rimedio, la condizione indispensabile per poter fare qualcosa, quindi la prima cosa da fare è: procura silenzio, introduci il silenzio”. Non si riesce più a sentire la parola di Dio: se la si annunzia con mezzi rumorosi, gridandola a squarciagola per coprire il chiasso, non sarà più la parola di Dio. Procura silenzio! Promuovi il silenzio. (…) Questo non è nulla di preciso, perchè il silenzio non consiste nel non parlare. No, il silenzio è come l’illuminazione tenue che avvolge una confortevole dimora, come l’affabilità di una stanza modesta: non se ne parla, ma c’è ed esercita il suo benefico potere. Il silenzio è come un’atmosfera, l’atmosfera fondamentale in cui ci si immerge. Ma questo silenzio tu non lo puoi introdurre come quando chiami il tappezziere a metterti le tendine. L’ingresso del silenzio dipende dalla tua presenza, dal tuo modo di comportarti in casa (…). Il silenzio che regna in una casa è la presenza familiare dell’eternità.
(S. A. Kierkegaard)
Nessun commento:
Posta un commento