«Parlami
ancora di Dio», domanda monsieur Lucien a mademoiselle Rosée
abbracciandole il collo. «Avete una voce così dolce quando parlate
di ciò che non esiste». «Oh, ma caro il mio uomo», dice
mademoiselle Rosée aggiustando la bretella del suo reggiseno,
«io non cerco di convincervi dell'esistenza di Dio. Se sapeste come
poco gli importa che voi crediate in lui. Dio, caro il mio uomo, è
tanto semplice quanto il sole. Il sole non vi chiede di adorarlo. Ci
chiede soltanto di non fargli ostacolo e di lasciarlo passare, di
lasciar fare. Un poco come Ariane in cucina, quando chiede ai bambini
di andare a giocare un poco più lontano, per preparare questa
pietanza che non prepara in fondo che per loro. Dio è così, caro il
mio uomo. Ama vederci ridere e giocare. Di tutto il resto si occupa
lui».
Christian Bobin, L'amore
è proprio una piccola cosa… con delle conseguenze meravigliose,
91-92
Nessun commento:
Posta un commento