martedì 31 gennaio 2012

Per essere un buon danzatore, con Te come con altri, non occorre sapere dove conduca la danza.


Madeleine Delbrêl,
Che lo Spirito doni a ciascuno di voi il desiderio di ballare!

Se fossimo contenti di Te, Signore,
non potremmo resistere
al bisogno di danzare che dilaga nel mondo,
e arriveremmo a indovinare
quale danza ti piace farci danzare
sposando i passi della tua Provvidenza.
Per essere un buon danzatore, con Te come con altri,
non occorre sapere dove conduca la danza.
Basta seguire,
esser contento,
essere leggero,
e soprattutto non essere rigido.
Non occorre chiederti spiegazioni
sui passi che ti piace fare.
Bisogna essere come un prolungamento,
agile e vivo, di Te.
E ricevere da Te la trasmissione del ritmo dell'orchestra.
Bisogna non voler avanzare ad ogni costo,
ma accettare di voltarsi indietro, di procedere di fianco.
Bisogna sapersi fermare e saper scivolare anziché camminare.
Ma questi sarebbero soltanto passi da stupidi
se la musica non ne facesse un'armonia.
Noi però dimentichiamo la musica del Tuo Spirito,
e facciamo della nostra vita un esercizio di ginnastica;
dimentichiamo che fra le Tue braccia la vita è danza,
che la Tua santa volontà
è di una inconcepibile fantasia.
Rivelaci la grande orchestra dei Tuoi disegni:
in essa, quel che Tu permetti
dà suoni strani
nella serenità di quel che Tu vuoi.
Insegnaci a indossare ogni giorno
la nostra condizione umana
come un vestito da ballo, che ci farà amare di Te
tutti i particolari. Come indispensabili gioielli.
Facci vivere la nostra vita,
non come un giuoco di scacchi dove tutto è calcolato,
non come una partita dove tutto è difficile,
non come un teorema che ci rompa il capo,
ma come una festa senza fine dove il tuo incontro si rinnovella,
come un ballo,
come una danza,
fra le braccia della Tua grazia,
nella musica che riempie l’universo d’amore!

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