Rubo ancora un giorno al sogno
alle parole spese ad ingannare
quelle ascoltate con l’anima
piena di domani, senza futuro.
Alla fantasia delle promesse
uccise dalla cruda realtà.
Rubo ancora un istante
ad ascoltare i silenzi
di quello che poteva
il rumore di quello che non è.
Rubo ancora un domani
un attimo, un sorriso,
un abbraccio, un ricordo
un fotogramma, un ti amo.
Rubo ancora un ieri
una melodia che riempia,
l’illusione fantastica,
la gioia di una promessa.
Rubo un giorno al sogno
prima di dire addio
prima del dolore del nulla
prima del vuoto di un incubo
della condanna eterna
di un sogno spezzato.
(Silvana Stremiz)
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