martedì 28 maggio 2013

la nostra solitudine non come un destino bensì come una vocazione

Rimane vero che l'isolamento 
porta spesso a comportamenti ostili 
e che la solitudine 
è il clima dell'ospitalità. 
Quando ci sentiamo soli, 
abbiamo un tale bisogno di piacere e di essere amati, 
che diventiamo ipersensibili ai molti segnali 
che ci arrivano dal nostro ambiente 
e facilmente diventiamo ostili nei confronti di coloro 
di cui avvertiamo il rifiuto. 
Ma una volta che abbiamo trovato 
il centro della nostra vita nel nostro cuore 
e abbiamo accettato la nostra solitudine 
non come un destino bensì come una vocazione, 
allora siamo in grado di offrire libertà agli altri. 
Una volta che abbiamo rinunciato al nostro desiderio 
di essere pienamente ricolmati, 
possiamo offrire uno spazio libero agli altri.HENRI J. M. NOUWEN

Nessun commento:

Posta un commento