giovedì 15 novembre 2012

sì, ma non troppo


Continuava così Padre Tiziano Sofia
Cristo ha un progetto ben definito:
  • A Gerusalemme, fuori le mura, sulla croce deve morire per volontà dei capi, che non sanno di fare il gioco di Dio: distruggere la morte per sempre ... con la resurrezione, con la piena collaborazione di Gesù!
  • Ci chiede di seguirlo nelle due tappe: ma ci chiede una morte tutta strana; MORIRE A NOI STESSI, cioè ai nostri programmi di vita, molto riduttivi e miopi.
Ma ne abbiamo davvero voglia o facciamo il doppio gioco? Con Cristo, sì, ma non troppo! "Non esageriamo!!!!"
Che Cristo ci benedica per farci star bene su questa terra! Macché! Ci dà dei satanassi! Avversari! Siamo un poco tutti permalosi noi cristiani: ce la prendiamo con chi parla chiaro, come Cristo con Pietro.
Guai ai preti che esagerano nelle prediche! Parlino pure ma pochi minuti e ci lascino dormire tranquilli ... in chiesa e a casa!
E noi preti ci siamo adattati, come Pietro, ad una predicazione blanda, inodore, sonnifera. Da melatonina!
Sì, Dio ci ha chiamati, noi preti, come chiamò tanti profeti, tra cui Geremia: che griderà all'inganno!
"Signore tu mi hai sedotto
e io non ho saputo resisterti.
Hai fatto ricorso alla forza
e hai ottenuto quel che volevi.
MI DISPREZZERANNO DA MATTINA A SERA,
TUTTI RIDONO DI ME! 
Io parlo, e ogni volta subito devo chiedere aiuto
e gridare contro la violenza e l'oppressione.
TUTTO IL GIORNO SONO INSULTATO E DERISO,
perché annuncio la tua parola, Signore! ...". (Ger 20,7s)
Ma improvvisamente Geremia si riprende, accetta la sua vocazione e missione: mentre stava pensando di lasciare Dio e la predicazione profetica, ecco
"Ho sentito dentro di me come un fuoco
che mi bruciava le ossa.
Ho cercato di contenerlo, ma non ci sono riuscito". (Ger 20,8s)

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