domenica 7 ottobre 2012

sembrano «meno di una veglia nella notte»

Tutto il clima sociale contemporaneo dell'Occidente contribuisce a questa perdita del senso di connessione con la Sorgente. Gli effetti dell'emergere della mega-storia, per esempio. Che cosa accade quando la storia umana è considerata sullo sfondo dei miliardi di anni della storia cosmica? A confronto con queste dimensioni, i cinque mila anni dell'apparizione delle più importanti religioni mondiali sembrano «meno di una veglia nella notte». La loro comparsa coincise con lo sviluppo dei sistemi di scrittura, e tutte le tradizioni si condensarono nelle rispettive Scritture Sacre. 
Ora viviamo nell'era della comunicazione elettronica che pone in discussione la continuità dell'autorità dei testi scritti in questione. Chiedete alla generazione degli I-phone, I-tune o You-tube (o di qualsiasi altra novità che comparirà nei prossimi mesi) che fiducia ripongono in questi libri antichi, con i loro linguaggi e simboli per loro oramai indecifrabili... Ci sono poste domande radicalmente nuove! 
L'universo sta espandendosi, ma per la società umana il pianeta terra sta contraendosi. Non possiamo più trovare luoghi in cui nasconderci da culture e tradizioni sconosciute. Il contatto pratico/efficiente nelle nostre società sempre più pluriformi si fa più esigente. Il contatto istantaneo e simultaneo attraverso i media ci imprigiona nella comunicazione costante. Senza la solitudine e il silenzio, vitale e necessario agli esseri umani, scompare rapidamente ogni senso di contatto con la Sorgente. L'impollinazione incrociata di diverse tradizioni di fede può arricchire la vita spirituale o indebolire la nostra fiducia nell'esistenza della Sorgente. In questo caso l'arricchimento dipende dalla nostra sincerità e del rispetto nei confronti dell' altro. 
Nulla può separarci da Dio, nostra Sorgente di vita. Siamo tuttavia ben consapevoli dei molteplici influssi che indeboliscono o dissolvono il nostro senso di connessione, lasciandoci nella confusione e nella rinuncia. 
L'umanità vive in un momento critico. Abbiamo usato i doni dell'intelligenza e dell'inventiva per creare armi di distruzione di massa. Siamo diventati vittime di un'avidità cancerosa, e ci siamo imprigionati noi stessi nella paura e nella violenza. Solo un ritorno alla Sorgente può salvarci, e la lieta notizia di Cristo è una via chiara e sicura.
Colui che vede la varietà e non vede l'unità vaga di morte in morte.
(KATHA UPANISHAD)
Anch'io ho paura... di un futuro troppo carico di mistero (Sister Ishpriya)

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