L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
lunedì 6 agosto 2012
un sentimento comune alla maggior parte delle persone: l’arroganza
"Oggi è raro incontrare persone che credono di possedere la verità; ci confrontiamo invece costantemente con quelli che sono sicuri di avere ragione. Sempre più frequentemente si avverte nell’aria che respiriamo un sentimento comune alla maggior parte delle persone: l’arroganza. Ogni giorno ci imbattiamo in personalità differenti che, in quanto tali, manifestano un proprio pensiero non necessariamente uguale al nostro. Il difetto che accomuna il genere umano è la difficoltà a riconoscere i propri limiti, la strenua presunzione di possedere ragioni universali. Esistono tuttavia, eccezioni più o meno silenziose, incarnate da quelle persone che ancora conservano la saggezza critica di saper distinguere il bene dal male, il bello dal brutto. L'apparente ovvietà di questa distinzione presuppone una grande apertura verso il mondo ed il prossimo. Sono persone che non impongono l’apertura del dialogo, ma la offrono lasciando agli altri l’arbitrio di accoglierla o meno. Ciò che fa di un uomo un pensatore è la sua capacità di districarsi nella complessità dei problemi che la vita quotidiana pone, riuscendo sempre ad andare oltre, non certo in virtù di un sapere astratto ma grazie alla propria umanità e al bagaglio di esperienze vissute. La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza,ma l’attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.Io non credo che possa esistere qualche processo di pensiero senza esperienze personali. E’ una sfida al pensiero, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose."
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