lunedì 16 luglio 2012

la rispetto e la amo


Sentite la vita come un’onda potente di gioia, di amore, di libertà, di bellezza, che vi vie­ne continuamente incontro. Se siamo svegli, accoglieremo sempre la vita come il primo giorno che i nostri occhi si sono dischiusi alla bellezza dell’universo. Mi direte: ma ci sono le cattiverie degli uomini, ci sono le crisi, ci sono le guerre. Queste ci sono, sapete anche perché? Perché noi non siamo capaci di introdurre nella coscienza degli uomini questo movimento di gioia. Perché quando io guardo la vita con gioia, la rispetto e la amo; quando guardo gli uomini con gioia, li rispetto e li amo. Ecco, dobbiamo ritrovare pazientemente questa realtà che è nella vita e che Cristo ci ha dischiuso: siamo chia­mati alla gioia, siamo chiamati a una gioia sempre più sconfinata e più infinita, a un amore sempre più intenso e più profondo e più vasto, a una libertà che in noi è ancora in uno stato di sogno, ma quando la raggiungeremo sentiremo dilatare tutto il nostro essere personale in uno spazio impensato, in uno spazio luminoso e nuovo. […] Siamo chiamati alla vita, a una vita sempre più intensa; siamo chiamati alla gioia, a una gioia sempre più vasta e forte. Questo lo dobbiamo sentire e, soprattutto, lo dobbiamo vivere giorno per giorno.

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