domenica 20 maggio 2012

Ho la Parola di questo dialogo, la conosco e l'amo tanto, eppure ancora non so pronunciarla.

Il mio dialogo Gesù Cristo.
 La mia parola Gesù Cristo.
Parliamoci di Lui.
Io parlo a te e ti consegno
la mia parola che è Lui.
Tu parli con me e mi dai
la tua parola che è Lui.
E avviene che siamo due,
ma non siamo più due corpi e due anime
separati e divisi da una individualità insuperabile e incomunicabile,
siamo il Suo parlarsi eterno e infinito,
il Suo contemplarsi in vicendevole visione fatta tutta di Amore.
Siamo, fratello o sorella,
mio carissimo tu del mio dialogo,
il dialogo parlato sulla terra nel quale
la Parola è quella stessa che è parlata nell'intimo Essere di Dio:
la Parola che si è fatta carne per venire a essere dialogo
fra l'umanità e Dio e gli uomini fra loro.
Vorrei che il mio dialogo con te, mio carissimo tu,
chiunque tu sia, fosse lo stesso dialogo
fra le Tre divine Persone dell'Unico Dio.
Ho la Parola di questo dialogo,
la conosco
e l'amo tanto,
eppure ancora non so pronunciarla.
A volte non ho il coraggio di dirla.
Anche se spesso è gioia infinita gridarla.
E' triste, per me cristiano,
che non sia tutto il mio parlare,
che non sia il mio unico parlare, questa Parola.
Che ancora Gesù non sia tutto e l'unico mio dialogo.
don Sirio

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