Shalom Myriam,
ginocchia sulla polvere,
come le colonne del tempio,
capelli sulle spalle,
sparsi come i colli di Israele,
non cercare la mia voce
nel volto di un angelo.
La voce di Dio
è ad un passo da te,
ti scivola
dalla pelle all’anima
e – se tu vuoi –
dall’anima alla carne.
Myriam,
vuoi essere mia madre?
Myriam,
ragazzina d’oriente,
in te la mia voce
si fa corpo,
mentre preghi,
lavori,
cammini.
Shalom, Myriam,
in una grotta di Betlemme,
allatterai la salvezza del mondo.
La stringerai a te,
la chiamerai Jeshua.
Shalom, Myriam.
(Emily Schenker)
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